[ Multimedia ]
Fratelli e sorelle,
pace a voi!
Con cuore colmo di timore, ma anche di fiducia nella misericordia del Signore, mi rivolgo oggi a voi come servo dei servi di Dio, chiamato a guidare la Chiesa universale nel solco della fede, della speranza e della carità.
Rendo grazie all’Altissimo per avermi affidato questo peso sublime, che non affronto da solo, ma sostenuto dalla preghiera del popolo santo di Dio, dai cardinali che mi hanno scelto, e da tutti voi che, da ogni parte del mondo, volgete il vostro sguardo a Roma in questo momento.
In continuità con il mio amato predecessore, Papa Matteo VII, uomo di grande visione e coraggio evangelico, mi impegno a proseguire con fermezza e umiltà le riforme da lui avviate per una Chiesa sempre più fedele al Vangelo e vicina agli ultimi. I lavori sospesi in Vaticano saranno ripresi e portati a compimento, con trasparenza, dialogo e amore per la bellezza che eleva l’anima. Nuove novità saranno introdotte, sempre in ascolto dello Spirito e dei segni dei tempi, per rinnovare la nostra missione e renderla ancor più feconda in questo mondo assetato di luce e di speranza.
Affido il mio pontificato a Maria, Madre della Chiesa, e invoco la protezione dei santi apostoli Pietro e Paolo. Ora, secondo l’antica e venerabile tradizione della Chiesa, impartisco la Benedizione “Urbi et Orbi” – alla città e al mondo.
A tutti voi, che mi ascoltate da vicino e da lontano, ai popoli e alle nazioni, ai sofferenti, ai governanti, ai bambini, agli anziani, ai giovani in ricerca, dono con tutto il cuore la benedizione del Signore Risorto.
(Benedizione)