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PAPA MATTEO VIII
ANGELUS
Piazza San Pietro
Lunedì, 27 aprile 2028

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Cari fratelli e sorelle, buongiorno e buona Pasqua!

Oggi è il Lunedì dell’Angelo, il giorno in cui la liturgia ci fa rivivere la meraviglia delle donne al sepolcro vuoto. È l’Angelo del Signore che dice loro: «Non abbiate paura. So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto!» (Mt 28,5-6).

Questo annuncio – così semplice e così potente – ha cambiato la storia. Non è un sogno, non è una speranza vaga. È una notizia: Gesù è risorto! È vivo! È Lui il Vivente, colui che ha vinto la morte, che ha trasformato la croce – strumento di odio – in segno di amore infinito.

Il Lunedì dell’Angelo ci ricorda che la risurrezione non è solo un evento del passato, ma è una presenza viva oggi, una forza che cambia la vita. Come le donne, anche noi siamo chiamati a correre, ad annunciare, a portare la gioia del Risorto. Non possiamo tenerla per noi. Cristo è risorto: questo è il cuore della nostra fede!

Ma c’è anche un’altra parola dell’angelo che vorrei sottolineare oggi: «Non abbiate paura». Quante paure abitano il cuore dell’uomo: la paura del futuro, della solitudine, della guerra, del fallimento... Eppure, proprio in mezzo alle nostre paure, il Risorto ci dice: «Pace a voi». Lui entra nelle porte chiuse, come fece con i discepoli, e ci porta la Sua pace, una pace che il mondo non può dare.

Fratelli e sorelle, in questi giorni santi, mentre tanti popoli soffrono per conflitti, povertà e ingiustizie, chiediamo al Risorto di aprire le tombe della violenza, della disperazione e dell’odio, e di far fiorire la vita nuova del Vangelo, fatta di perdono, di fraternità, di speranza concreta.

Portiamo la luce del Risorto nei luoghi oscuri del mondo, ma prima ancora nei nostri cuori. Sia Lui a risorgere in noi, a liberarci dalle pietre che ci chiudono, dalle paure che ci paralizzano, e a renderci testimoni coraggiosi del suo amore.

Ora, con la gioia di Cristo risorto, preghiamo insieme l’Angelus, affidandoci a Maria, che ha custodito la speranza anche sotto la croce e ha gioito pienamente nella Risurrezione.

[Recita dell’Angelus]

Dopo l’Angelus:

Cari fratelli e sorelle,
Vi rinnovo gli auguri pasquali: il Signore risorto riempia di pace i vostri cuori, le vostre famiglie, le vostre comunità. Non dimentichiamo chi è solo, chi soffre, chi aspetta una parola di speranza. Siate voi, in questo tempo di Pasqua, messaggeri della vita!

Buon pranzo di Pasquetta, e non dimenticatevi di pregare per me. Buona Pasqua a tutti!